Il 2017 è iniziato con la solita serie di incendi e pressapochismo

Nonostante le statistiche parlino di sei feriti in meno su scala nazionale, quello del capodanno resta sempre e comunque un bollettino di guerra. Nonostante i numerosi inviti a prestare attenzione, ai maxi sequestri di botti illegali e le raccomandazioni a non utilizzare le lanterne cinesi, infatti, anche la notte tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 ha portato con sé numerosi incendi diffusi un po’ in tutta la Penisola.

In Valchiavenna, tra gli abitati di Chiavenna e Betta, nella zona di San Giacomo Filippo, un enorme incendio provocato dai botti ha costretto i Vigili del Fuoco ad intervenire ed a lavorare dalle prime luci dell’alba e fino al pomeriggio inoltrato, a Massa Marittima un petardo ha dato fuoco al Giardino Moris, area verde accanto al Duomo, in centro storico, nel maceratese sono andati a fuoco cinque ettari di area verde a Bolognola (l’incendio ha lambito anche un albergo) ed un altro rogo è scoppiato a Cingoli.

Ma numerosi altri incendi sono scoppiati sul Monte Avaro, nel bergamasco, nel napoletano, dove nella città di Napoli sono stati registrati ben ventidue incendi e 46 feriti nella sola Campania, a Porlezza, nel comasco, a Sorrento ed in molte località liguri… Per non parlare delle lanterne cinesi che sono state causa di numerosi roghi, ma anche della morte di alcuni animali selvatici.

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