pulizia con ghiaccio secco

Pulizia con ghiaccio secco e sanificazione post incendio.

In questo articolo parleremo del segreto per una sanificazione del laterizio contaminato dal fumo di un incendio: la pulizia con ghiaccio secco. Pulizia con ghiaccio secco: di cosa si tratta?

Niente sostanze acquose, solventi, soda caustica, sabbia. Semplicemente pellets da 3 mm di anidride carbonica congelata a -79°: è la pulizia con ghiaccio secco, detta anche pulizia criogenica. Si tratta di un metodo di pulizia di grande efficacia, asciutto, non abrasivo ed ecologico, indicato per la rimozione del particolato da incendio depositato sul fabbricato degli edifici.

Il ghiaccio secco non è altro che anidride carbonica allo stato solido. Grazie ad un pellettizzatore di ghiaccio secco viene fatta espandere la CO2 in condizioni controllate: l’anidride carbonica si trasforma così in neve carbonica. Questa neve viene successivamente pressata attraverso una piastra di estrusione, formando pellets rotondi e duri da utilizzare nella pulizia con ghiaccio secco.

I pellets vengono quindi accelerati nella sabbiatrice criogenica con l’ausilio di aria compressa ad una velocità di circa 300 metri al secondo e proiettati sulla superficie da pulire, producendo uno shock termico. Lo sporco da eliminare si contrae e si distacca dal fondo: l’energia cinetica infatti rimuove lo strato che si è staccato. I pellets di ghiaccio secco si trasformano in forma gassosa (sublimazione), senza lasciare alcuna umidità. Non rimangono residui tranne lo strato asportato, pertanto non si rende necessario dover smaltire alcun materiale di sabbiatura. I pellets inoltre, hanno una consistenza tale per cui non producono alcuna abrasione e non intaccano la qualità delle superfici.

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