L’inverno è arrivato ed è il momento di occuparci di come riscaldare le nostre abitazioni in modo sicuro ed efficiente. Gli incendi domestici sembrano avvenimenti improbabili, ma bisogna fare molta attenzione, soprattutto nel periodo invernale, quando si concentra l’utilizzo di dispositivi domestici per il riscaldamento: come stufe, camini e altri impianti.
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Pulizia stufe scorretta e altre cause degli incendi domestici?
Il 60% degli incendi in locali chiusi avviene all’interno di abitazioni. Ogni anno in Italia più di mille persone perdono la vita a causa di incendi domestici, molti dei quali evitabili seguendo le più elementari norme di sicurezza.
Secondo la National Fire Protection Association USA, le attrezzature da cucina sono la principale causa di incendi domestici e di lesioni da incendio domestico, ma anche la poca attenzione e superficialità di mantenimento degli impianti di riscaldamento rappresentano un potenziale pericolo.
Ad esempio, un’installazione impropria della canna fumaria o della stufa, o una scarsa manutenzione della stessa, possono essere la causa di un grave incendio.
Le principali tipologie di incendi originati dalla presenza di camini sono:
- l’incendio di fuliggine;
- incendio esterno al camino per surriscaldamento;
- incendio dovuto a perdite della canna fumaria.
Gli incendi si verificano soprattutto quando si usano apparecchiature che utilizzano combustibili solidi. Le ragioni principali degli incendi legati a camini, canne fumarie e condotti sono tre:
- scarsa pulizia/manutenzione;
- inadeguatezza tecnica (dovuta a una costruzione inadeguata);
- combustione di materiali non convenzionali (come i rifiuti solidi urbani).
Perché la pulizia stufe è importante per prevenire gli incendi domestici?
Se non si effettua una manutenzione regolare e pulizia delle canne fumarie, è facile che si intasino di depositi di combustione e che siano a rischio di incendio.
Tutti i camini dovrebbero essere puliti almeno una volta all’anno, indipendentemente dal tipo di combustibile utilizzato. Per le stufe a combustione solida (stufe a legna, ecc.), ciò significa rimuovere tutti i depositi dall’interno della canna fumaria. Tuttavia, le stufe a combustione gassosa o liquida richiedono meno manutenzione.
Sulla superficie interna del caminetto può accumularsi uno strato di fuliggine che, in caso di fiamma alta o di scintille risucchiate da un vento secco e freddo esterno, può prendere fuoco.
La fuliggine è un ottimo combustibile e brucia rapidamente producendo molto calore. Questo tipo di combustione è di breve durata, di solito solo 15-20 minuti tuttavia, il calore che produce, può arrivare anche a 800 – 1.000 °C. Una fonte di calore così elevata è in grado di fessurizzare le pareti interne della canna fumaria e dei muri confinanti con il pericolo di estendere il fuoco all’interno dell’abitazione, come ai mobili e alle travi dei soffitti o del tetto.
L’incendio alla canna fumaria può estendersi anche all’esterno: le braci risucchiate verso l’alto dalle canna fumaria, possono fuoriuscire dal comignolo e incendiare rapidamente i detriti depositati sul tetto o nelle grondaie.
Cosa fare durante un incendio domestico?
Ecco come comportarsi nel caso in cui ci si trovasse di fronte all’incendio di un camino o di una canna fumaria:
- Evitare di gettare una grande quantità di acqua dall’alto sul fuoco: il vapore acqueo che si creatosi dal contatto con le pareti arroventate le farebbe crepare all’istante.
- Bagnare la legna o il combustibile utilizzato solo con un po’ di acqua, in modo da bloccare la combustione in atto.
- Chiudere la valvola di tiraggio del camino.
- Distanziare dal camino tutti i mobili e gli arredi che potrebbero prendere fuoco ed incrementare il rischio d’incendio.
- Chiamare i soccorsi, è essenziale e di fondamentale importanza se non riesce a domare tempestivamente il fuoco.
Cosa fare post-incendio ?
Nella peggiore delle ipotesi, se l’incendio non è stato arginabile e ha coinvolto parti dell’abitazione è necessario attivare un protocollo post-incendio.
Una volta che l’incendio è stato spento, non sottovalutate i danni che sono stati fatti. Fumo, fuliggine e cenere continuano a inquinare l’aria e possono causare gravi problemi di salute. C’è anche la possibilità che il fuoco abbia causato anche danni strutturali non visibili in un primo momento.
Dopo un’accurata ventilazione, contrariamente a quel che si pensa normalmente, è necessario chiudere le stanze, non arieggiare e aver cura di eliminare ogni spiffero per diminuire il processo di ossidazione degli arredi. È inoltre sconsigliato aspirare le polveri e la fuliggine con un normale aspirapolvere domestico, perché tale procedimento metterebbe nuovamente in circolo le polveri dannose.
Noi di Brendolan Emergecy, esperti nella gestione e sanificazione post incendio, consigliamo di:
- accedere ai locali interessati dall’incendio solo dopo che questi siano stati raffreddati e ventilati;
- utilizzare sempre una mascherina facciale filtrante per accedere nei locali coinvolti dall’incendio;
- non soffermarsi negli spazi colpiti dalle fiamme;
- non soggiornare e pernottare in un immobile danneggiato;
- vestiti, giocattoli, soprammobili e mobili dovranno essere bonificati mediante decontaminazione manuale e deodorizzazione enzimatica, mentre i prodotti alimentari non sigillati dovranno essere gettati.
- chiudere i contatori di acqua, luce e gas e la porta a chiave prima di lasciare l’abitazione;
- avvertire la propria assicurazione;
provvedere a contattare un’azienda specializzata nelle bonifiche post incendio mediante metodologia ice blasting: un metodo di pulizia estremamente efficace, sicuro ed ecologico che viene effettuato con anidride carbonica solida a -79°C.
La bonifica post incendio di Brendolan Emergency
Brendolan Emergency è in grado di gestire qualsiasi bonifica post incendio, offrendo un servizio a 360 gradi.
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